La maison Versace venderà lo storico immobile al 12 di via del Gesù, per anni quartier generale della griffe della Medusa. Per la casa di moda (e per gli addetti ai lavori) si tratta della fine definitiva di un'epoca di sfilate, di feste nel cortile o all'interno dell'edificio, nelle numerose stanze passanti tutte marmi neoclassici e boiserie del palazzo. Per Fabio Massimo Cacciatori, la mossa rientra nel corposo piano industriale triennale messo a punto dall'a.d. ad interim della società ed è stata approvata nel corso dell'ultimo consiglio d'amministrazione della società. Dalla vendita dell'edificio la società dovrebbe ricavare circa 55 milioni di euro. Necessari per ridare fiato ai conti della casa di moda, che dovrebbe archiviare l'esercizio 2003 con un fatturato consolidato di circa 420 milioni di euro, in diminuzione del 13% rispetto ai 482,8 milioni di euro del 2002 (-5,4% sul 2001). L'anno scorso il margine operativo lordo si era ridotto a 39,8 milioni di euro (-17,1%) con una perdita netta di 5,8 milioni (nel 2001 la maison era in utile per 7,3 milioni).
Il piano di rilancio è ovviamente a 360 gradi e interesserà il prodotto con nuovi arrivi all'ufficio stile (tra cui quella di Caterina Salvador, che proviene dalla Hugo Boss dove si è occupata del pr�t-à-porter donna dopo l'esordio non entusiasmante di Grit Seymour) e nuovi accordi di licenza che si tradurranno in redditizie royalties per la maison. Come l'accordo siglato con la Luxottica di Leonardo Del Vecchio, che nel gennaio 2003 ha perfezionato l'acquisizione della Ic optics, detenuta pariteticamente da Gianni Versace spa e Italocremona spa. Luxottica con la licenza Versace prevede di realizzare, nei primi 12 mesi, un fatturato di circa 90 milioni di euro. Secondo quanto risulta a MFF il prossimo passo in tema di licensing dovrebbe essere quello degli orologi.
A cura di Pambianconews