Torna italiano uno dei marchi più noti delle calze. Sara Lee, mega corporation americana, ha ceduto ieri la controllata Filodoro al gruppo Gilfin, holding proprietaria della Golden Lady di Castiglione delle Stiviere (Mantova). La transazione, sul cui valore le controparti hanno mantenuto il riserbo, comprende anche le attività di Filodoro in Spagna e in Portogallo. Sara Lee ha sottolineato che «la cessione non avrà impatto sui risultati del secondo trimestre dell'esercizio del gruppo», un gigante che lo scorso anno ha chiuso con ricavi attorno ai 18 miliardi di dollari. In ogni caso, il titolo a Wall Street guadagnava circa l'1,1% nell'intraday.
Con questa operazione, Sara Lee procede in una strategia definita da tempo, quella di uscire dal settore delle calze (nel trimestre chiuso a settembre il gruppo Usa ha subito un calo del 25% dei profitti nella divisione lingerie e calzetteria). «Una conseguenza, spiega l'ad di Filodoro, Roberto Veneziani, dei progressivi disinvestimenti di Sara Lee, impegnata a concentrare le risorse su intimo e biancheria». Per un settore in contrazione, «servono impegni in comunicazione, ha aggiunto, e una capacità di investimenti su larga scala che l'attuale proprietario è in grado di assicurare». La cessione di Filodoro era nell'aria da mesi, e più di un nome del distretto mantovano della calzetteria di Castelgoffredo era pronto a metter mano al portafoglio.
La corsa l'ha vinta Nerino Grassi, il fondatore di Golden Lady, oltre mezzo miliardo di ricavi e 4mila addetti. «Ha fatto un affare», ha concluso Veneziani. Filodoro ha sempre mantenuto il segno positivo in bottom line e, secondo fonti vicine alla società, la situazione finanziaria è solida. Inoltre, i due principali marchi, Filodoro e Philippe Matignon (leader nella fascia alta di mercato), non si sovrappongono a quelli di Golden Lady.
Estratto da Finanza&Mercati del 12/12/03 a cura di Pambianconews