Il mobile imbottito ha nella Murge uno dei suoi centri produttivi di rilevanza mondiale. I dati del distretto, elaborati dal Laboratorio di ingegneria economica-gestionale della Facoltà di ingegneria dell'Università della Basilicata, sono impressionanti. Con 530 imprese e 14 mila addetti, il distretto alimenta circa il 60% della produzione italiana, tra l'11 e il 12% dell'intera produzione mondiale, sfiorando il 16% se si considera il solo segmento dell'imbottito in pelle. Forte è la vocazione all'export. La voce incide sull'80% della produzione.
Anche il distretto deve fare i conti con la prolungata congiuntura negativa. Sebbene il volume di fatturato complessivo continui ad aumentare, il suo tasso di crescita sta subendo un rallentamento. Dalla performance del 35% registrata nel 2000, si è precipitati all'8,66% del 2001, e al 3% secondo le stime effettuate per il 2002, per un importo valutabile intorno ai 2.200 milioni di euro.
Una storia a parte, nell'ambito del distretto, è costituita dal gruppo Natuzzi, la più grande azienda italiana di arredamento. «Ogni giorno», sottolinea con orgoglio Pasquale Natuzzi, fondatore del gruppo, «4 mila persone, in 135 diversi Paesi, nei cinque continenti, scelgono un prodotto Natuzzi per arredare la casa». Partendo dal Sud Italia nel 1959, Natuzzi è riuscito a conquistare la leadership mondiale nel settore dei divani in pelle. L'affermazione nel mercato americano, dove il gruppo realizza il 50% del fatturato, è stata sancita, primo caso di azienda europea di arredamento, con la quotazione a Wall Street.
I negozi monomarca attivi in Italia e all'estero sono 230. Gli investimenti per la rete di negozi e gallerie nel 2003 sono stati pari a 20 milioni di euro, che saliranno a 25 nel 2004: saranno aperti 30 nuovi negozi e 500 gallerie in tutto il mondo.
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Estratto da Il Mondo del 12/12/03 a cura di Pambianconews