Stonefly vuole portare il peso delle calzature da donna dal 50% al 70% (su una stima totale di 1,8 mio di paia per il 2004) e sta concretizzando il progetto bambino annunciato ormai da tempo. La quota export vuole essere portata dal 50% al 70% in tre anni.
L'azienda si appresta a chiudere il 2003 con ricavi per 88 milioni, il 10% in più dell'anno scorso, e un utile netto del 3%. Numeri che dovrebbero salire l'anno prossimo rispettivamente a 100 milioni e al 4,5-5%.
Da sempre il punto debole delle scarpe della fascia confort è l'estetica. Stonefly ha quindi deciso di potenziare la creatività assumendo nuovi stilisti e investendo nell'innovazione (il 10% del fatturato). #La produzione è ormai quasi del tutto internazionalizzata, grazie ai nostri tre stabilimenti in Marocco, Romania e Bulgaria' afferma Adriano Sartor, presidente del cda di Stonefly e socio al 50% assieme ad Andrea Tomat. La novità è che quest'anno è iniziata la lavorazione in Cina (dove si prevede di produrre nel 2004 il 20% del totale) attraverso una joint venture con il distributore Hcl.
Estratto da Gente Money di dicembre 2003 a cura di Pambianconews