Ha solo due crucci Leonardo Del Vecchio, il patron della Luxottica: che l'Inter non vinca il campionato e che i giornali sbandierino il suo nome quando pubblicano la lista dei Paperoni italiani, dove lui figura al secondo posto dopo Silvio Berlusconi. Per il resto questo signore di 68 anni, che ha iniziato come incisore di medaglie e ora ha alle sue dipendenze 36 mila persone in mezzo mondo, può dormire sonni tranquilli.
Secondo gli analisti finanziari, ci sono ben pochi gruppi quotati in borsa capaci di generare utili e valore per gli azionisti come il suo. Dal giorno in cui è approdato al listino di New York nel 1990, il titolo Luxottica è cresciuto di circa 15 volte, mentre utili e fatturato sono saliti a un ritmo annuo del 26 per cento. E a chi gli fa notare che il 2003 non è stato uno dei periodi migliori per la sua azienda, con i ricavi in calo, lui risponde: «Prevediamo 270 milioni di utile netto, non mi sembra un risultato tanto negativo».
«Certo» aggiunge «è stato un anno complesso: il fatturato consolidato della Luxottica (2,1 miliardi nei primi nove mesi del 2003) è al 70 per cento in dollari, l'euro forte non ci ha favoriti: a parità di cambi, il calo sarebbe stato solo del 3 per cento e non del 15. Ma ora i dati del terzo trimestre confermano una ripresa del mercato Usa. E la perdita della licenza per produrre occhiali con la griffe Armani verrà compensata dalle due licenze acquisite quest'anno, Versace e Prada. Perciò, posso affermare che nel 2004 cresceremo del 15 per cento circa».
Del resto, che la Luxottica sia solida lo testimonia un fatto: l'azienda continua ad aprire il portafogli per comprare altre società, ma non è mai in crisi di liquidità. Oltre ad aver conquistato marchi importanti come Ray-Ban, Del Vecchio ha fatto incetta di catene di negozi: alla catena americana di occhiali da vista Lenscrafters ha aggiunto nel 2001 la Sunglass Hut, che in America copre il 38 per cento del mercato degli occhiali da sole. Poi, pochi mesi fa, è passato alla conquista di Australia e Nuova Zelanda comprando la Opsm, leader di mercato con negozi a Hong Kong e Singapore. Per un totale complessivo della Luxottica di 3.350 punti vendita e otto marchi propri, oltre a 13 licenze.
Vedi tabella che segue
Estratto da Panorama del 28/11/03 a cura di
Pambianconews