Nuova partenza per Scherrer. Il ritorno alle origini è la strategia voluta dal direttore generale e azionista minoritario Charles-Edouard Barthes. A cominciare dal logo, che ritrova il nome Jean-Louis da affiancare a Scherrer. Designer del pr�t-à-porter è Stéphane Rolland. I vertici della maison, che fa capo a France Luxury Group e che durante le ultime stagioni ha sofferto in seguito al viavai di stilista e azionisti, esprimono la volontà di voler vestire una donna raffinata piuttosto che conquistare frange di giovanissime, come si era tentato di fare con la direzione artistica dell'indiana Ritu Beri.
Per il secondo semestre 2004 si annuncia l'apertura di una boutique a New York, nei pressi di Madison Avenue. Il mercato americano è nel mirino del rilancio, mentre il Giappone è attualmente il Paese più importante con cinque boutique e licenze esclusive per sportswear, lingerie e occhiali. Si contano tre shop anche in Cina, due a Parigi e uno a Cannes.
In futuro si prevede lo sviluppo del franchising e dei contratti di licenza. Attualmente si contano licenze per le calzature e i foulard, mentre i gioielli sono realizzati su richiesta per l'alta moda. L'uomo è affidato a Ecce, che ha completato quest'anno la gamma d'offerta con gli accessori. Le relazioni con la stampa sono assicurate dallo scorso aprile da Véronique Bénard-Vilnet, ex Dior.
Estratto da Fashionmagazine.it del 12/11/03 a cura di Pambianconews