Se dalla terra d'origine, la Calabria, dice di aver ereditato la tenacia, dagli Stati Uniti, che sono il suo Paese di adozione, ha sicuramente imparato il pragmatismo. Domenico De Sole, 59 anni, una moglie americana e due figlie, considera il successo personale più rilevante aver ottenuto l'Opa di Ppr sul 100% di Gucci, in programma per marzo prossimo a 85,52 dollari (erano 101,50 ma più di 15 sono già stati distribuiti agli azionisti). Il presidente e amministratore delegato del gruppo fiorentino ha sempre detto infatti di volersi battere per l'autonomia della società, autentica public company quotata a New York e Amsterdam, ma in alternativa ha anche sempre ripetuto di pretendere almeno soddisfazione economica per tutti gli azionisti.
Tra i potenziali soci di Gucci, del resto, figurano da tempo sia De Sole sia Tom Ford, cioè i due timonieri dell'azienda che possiedono consistenti pacchetti di stock-option: Ford ha 2 milioni di opzioni esercitabili alla scadenza del contratto a prezzi diversi, ma sfortunatamente per lui tutti superiori agli 85,52 dollari dell'Opa, e dunque praticamente carta straccia; De Sole possiede 300mila, opzioni a 52,50 dollari, 250mila a 67,50 dollari e altre 700mila a un prezzo più alto dell'Offerta pubblica di Ppr. Negli ultimi anni, De Sole ha ricevuto anche altre stock option, la cui consistenza però non è mai stata ufficializzata. Ma, al di là delle cifre note, la coppia De Sole-Ford ha indubbiamente conquistato fama e denaro con la Gucci, perché ha portato il marchio al vertice del lusso mondiale.
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Estratto da Il Sole 24 Ore del 5/11/03 a cura di Pambianconews