L'ombra di Eliot Spitzer, procuratore generale di New York e incubo dei colletti bianchi, si allunga sui reggiseni di Victoria's Secret, produttrice di biancheria intima e lingerie. II magistrato, abituato a far pagare penali salate a banche d'affari e analisti, questa volta ha toccato il mondo della moda, strappando alla boutique di intimo americana una transazione economica da 50mila dollari per non aver protetto adeguatamente la privacy dei suoi clienti: dal sito dell'azienda era possibile accedere alla banca dati con nomi e ordinativi compiuti dagli acquirenti dei prodotti.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 22/10/03 a cura di Pambianconews