Pur vantando buoni risultati sia nel conto economico, sia nei trend di crescita, non si può certo definire un colosso. Eppure ha realizzato un accordo con la Repubblica popolare cinese che soddisferebbe aziende ben più grandi. Teddy, azienda che produce pronto moda con sede a Rimini, presente nel settore da 42 anni, nonostante l'andamento negativo generale del comparto moda ha chiuso i primi 6 mesi del 2003 con vendite pari a 88,5 milioni di euro, in crescita del 5,3% (4,41 milioni di euro) rispetto al medesimo periodo del 2002. Lo scorso anno aveva complessivamente fatturato 187 milioni di euro con oltre 13 milioni di capi venduti. L'incasso medio annuo al mq dei negozi di proprietà monomarca Terranova in città dai 30.000 ai 200.000 abitanti, varia tra 13.600 e i 7.750 euro (in posizioni commerciali ottimali). Teddy è una azienda solida in forte espansione: 311 negozi con marchio Terranova, più di 8.000 operatori commerciali clienti degli ingrossi e oltre 1.500 le persone coinvolte nel progetto.
E, come anticipato, dall'inizio di settembre c'è una novità davvero sorprendente per l'azienda: Teddy ha siglato, in via del tutto eccezionale per l'Europa, un accordo con la Cina che segna una svolta da parte dell'azienda e che fa ben sperare in un ulteriore sviluppo nei rapporti commerciali futuri con l'Oriente. «L'apertura alla nostra azienda da parte della Cina ci fa ben sperare per il futuro del nostro lavoro», ha replicato l'amministratore unico Vittorio Tadei, «la storica possibilità di aprire di direttamente una catena di negozi in Cina rappresenta il riconoscimento più grande al nostro lavoro che viene apprezzato anche in Paesi così attenti e perfezionisti».
L'accordo arriva dopo un attento studio da parte dei delegati cinesi della società Teddy alla quale hanno riconosciuto una leadership di mercato. Forte della scelta effettuata dai rappresentanti cinesi, Pierluigi Marinelli, condirettore commerciale di Teddy, incalza compiaciuto: «Questo accordo è in deroga a una legge molto severa che vieta alle aziende che non siano di grandi dimensioni di fare direttamente business in Cina. Anche la Russia e gli Stati Uniti sono Paesi di riferimento per il nostro sviluppo da qui ai prossimi 10 anni così come l'Est Europa».
Per quanto riguarda l'ex Unione Sovietica, Teddy alla fine dello scorso luglio ha aperto un punto vendita in pieno centro a Mosca di 450 metri quadrati proprio vicino alla Piazza Rossa. «Ne abbiamo inaugurato da poco anche uno a Manila», prosegue Marinelli, «in un centro commerciale, uno a Skopje in Macedonia, poi un altro spazio in Lituania a Kaunas, e un altro ancora a Riga in Lettonia. Per la fine di ottobre potremo annunciare l'apertura di un altro punto vendita in un noto centro commerciale di Bucarest, in Romania, a cui entro fine anno se ne affiancheranno altri due e un altro a Costanza».
Estratto da Espansione del 21/10/03 a cura di Pambianconews