Abbiamo un potenziale «di crescita molto grande. L'immagine di Valentino è forte, nettamente più forte del suo giro d'affari attuale». Non ha dubbi Michele Norsa, amministratore delegato della stessa Valentino e direttore generale del settore abbigliamento del gruppo Marzotto. Dice: «Ora la nostra sfida è pilotare la crescita senza svilire il marchio. E credo che ci stiamo riuscendo».
A che ritmo sta crescendo Valentino?
«Nei primi sei mesi dell'anno il fatturato è aumentato di circa il 9 per cento sullo stesso periodo del 2002. Inoltre se annullassimo l'effetto dei cambi i ricavi sarebbero saliti oltre il 15 per cento. Fra gennaio e giugno abbiamo incassato 69,9 milioni di euro. Questo vuol dire che ci sono concorrenti con un marchio #'forte'' paragonabile al nostro, penso ad Armani, Prada o Gucci che sono anche dieci volte più grandi di noi. Ecco perché dico che abbiamo un'enorme potenzialità di espansione».
Come può crescere Valentino senza svilire il marchio?
«Le faccio un esempio. Oggi abbiamo 19 negozi monomarca gestiti direttamente e oltre 60 in franchising. Ovviamente questo numero è destinato ad aumentare. Ma sarà una crescita molto calibrata. In Francia siamo presenti a Parigi e a Montecarlo ma non penso che in futuro apriremo punti di vendita in altre città. Il lusso, quello vero, non può essere inflazionato».
E allora dove aprirete?
«Ci rafforzeremo nei paesi dove le prospettive sono buone. In Europa, con un mercato del lusso sostanzialmente fermo, è prevista un'apertura soltanto a Madrid. Perché la nostra griffe è molto amata in Spagna dove anche la famiglia reale veste Valentino e perché l'economia spagnola è fra le più vivaci del continente. Un caso a parte è la Russia, pensi che la nostra boutique di Mosca ha raddoppiato gli ordini per la primavera estete 2004».
E fuori dall'Europa?
«L'Asia è in forte ripresa. In ottobre ad Hong Kong le nostre vendite sono aumentate del 90 per cento rispetto all'ottobre del 2002. Mentre nel trimestre luglio-settembre registriamo una crescita del 31 per cento. Ecco spiegato, dunque, perché a novembre sarà aperto il terzo negozio Valentino di Hong Kong. La situazione è buona anche negli Usa dove ad ottobre le vendite nei negozi monomarca sono salite del 60 per cento. All'orizzonte si apre anche per noi la sfida della Cina. Ma in realtà è tutta l'Asia a risultare molto interessante. Lo confermano le nostre recenti aperture a Taiwan, Singapore e Jakarta. Mentre entro la fine dell'anno sarà la volta di Kuwait City».
Estratto da Affari & Finanza del 20/10/03 a cura di Pambianconews