Volumi e performance da record per le azioni della storica azienda della seta. Ieri Ratti ha infatti guadagnato il 15,01% a 0,65 euro, archiviando la terza seduta consecutiva all'insegna del rialzo. Ma l'impennata delle quotazioni è stata accompagnata anche da scambi superiori alla media: sono passati di mano 266mila pezzi, contro una media giornaliera di 64mila titoli trattati.
Interpellata da Finanza & Mercati, la società comasca ha dichiarato che la famiglia Ratti (62,3% del capitale) non vuole vendere, né aumentare la sua quota. Da oltre cinque anni Ratti chiude il bilancio in perdita, e anche il 2003 dovrebbe terminare in rosso. Tuttavia, dopo avere perso 6,5 milioni nel primo semestre, nella seconda parte dell'esercizio dovrebbe tornare all'utile.
«Gli ordini in acquisto erano il doppio di quelli in vendita, spiega un operatore. Ed è per questo che le azioni hanno spiccato il volo». Il titolo è infatti poco liquido, e i più maliziosi ieri facevano notare che Mediobanca, azionista con il 9,5% della società, approfitterà del rimbalzo per vendere una quota che non è più strategica.
Estratto da Finanza&Mercati del 9/10/03 a cura di Pambianconews