Dopo anni di scontri, ora Luigi Giribaldi è pronto a vendere il suo 26,2% di It holding, il luxury group di Tonino Perna. E accetta di trattare sul prezzo con consulenti e banche messe in campo dall'imprenditore molisano. Prima fra tutte Efibanca, advisor nonché azionista con l'1,9% della società e regista dell'intera operazione. L'obiettivo di Giribaldi è porre le basi per cedere il più rapidamente possibile, magari già entro la fine dell'anno, il suo pacchetto di circa 560 milioni di azioni. Il finanziere dal suo quartier generale di Montecarlo ha quindi deciso di porre fine al braccio di ferro che lo oppone a Perna dalla fine del 1999, anno in cui rastrellò a Piazza Affari il suo primo pacchetto del 2,1% di Ittierre holding attraverso l'intermediario di sempre, la fidata Banque du Gothard Monaco. Una quota rimpolpata con successivi acquisti sul mercato e che è arrivata al picco massimo del 28% a maggio 2002.
Le trattative tra la merchant bank guidata dall'amministratore delegato Enrico Fagioli e Giribaldi, più volte avviate e poi abbandonate, sono entrate nel vivo tra luglio e agosto e saranno finalizzate nelle prossime settimane. La fase centrale è rappresentata dalla trattativa sul prezzo di vendita della quota di Giribaldi. Il pacchetto, ai valori attuali di Borsa viaggia intorno ai 150 milioni di euro di valore. Una cifra che tutto sommato dovrebbe essere molto lontana dall'investimento globale effettuato dal finanziere, impegnato, dopo i primi rastrellamenti cinque anni fa, a cogliere le opportunità di mercato per ridurre il prezzo di carico iniziale dei titoli.
Una volta fissato il prezzo con Giribaldi e chiusa la partita, il 26,2% sarà venduto in Borsa ai blocchi per consentire la negoziazione tra le parti e non turbare l'andamento del titolo It holding a Piazza Affari. Le quote saranno di piccolo taglio (certamente sotto il 2%) perché l'obiettivo è ricostituire il flottante e ridare liquidità e fiato al titolo oggi inchiodato da scambi che a malapena sfiorano le 20 mila azioni al giorno, per un valore totale di appena 44 mila euro.
Vedi tabella che segue
Estratto da Il Mondo del 26/09/03 a cura di Pambianconews