Secondo una ricerca realizzata da Pambianco Strategie di Impresa, società di consulenza milanese specializzata nel settore, il mercato della moda di fascia alta, quella in cui rientrano i marchi italiani, vale in Cina un miliardo di dollari, appena l'1% del totale. Un ammontare esiguo, «che riflette, ha spiegato Carlo Pambianco, come il Paese del Drago sia destinato a rimanere ancora per due o tre anni soprattutto un'area di produzione. Peraltro, poco strutturata in termini di impianti diretti italiani in loco: solo l'8% del campione di imprese intervistate nello studio punta alla creazione di una joint venture in Cina, e appena di più, il 9%, ipotizza un investimento diretto. La grande maggioranza affida la produzione a terzisti cinesi (il 37%) o acquista capi finiti (il 46%)».
Insomma, oltre la Grande Muraglia sono già sbarcati 72 marchi italiani della moda, per un totale di 433 negozi, e un giro d'affari attorno ai 350 milioni di dollari (pari al 35% totale del mercato stimato). «Eppure, ha ribadito Pambianco, salvo alcune eccezioni, si tratta ancora di piccole bandierine».
«Lo scenario valido per la moda, è intervenuto Romeo Orlandi, fino alla scorsa settimana responsabile dell'ufficio Ice di Pechino, oggi direttore a Torino, è applicabile all'intero made in Italy». In realtà, ha spiegato il funzionario, «l'export italiano è molto sbilanciato sulla meccanica strumentale, cosa che ha permesso alla Cina di accumulare know-how e capacità produttive concorrenziali». I prodotti tipici, insomma, «sono cresciuti al di sotto delle aspettative». Ci sono ragioni strutturali, a cominciare dal basso reddito procapite (940 dollari l'anno, contro i 2.100 della Russia) e dalle carenze della rete distributiva. «Ma c'è anche un diffuso disinteresse delle aziende, ha concluso Orlandi, verso un Paese dove lo skyline delle città si è avvicinato in pochi anni a quello di New York. è questo il tempo di costruire l'immagine del made in Italy: nel 2008 a Pechino ci saranno le Olimpiadi, e la Cina sarà un vero mercato di sbocco».
Vedi tabella che segue
Estratto da Finanza&Mercati del 17/09/03 a cura di Pambianconews
La ricerca di mercato sulla Cina presentata all'incontro di ieri è disponibile a pagamento. Per maggiori informazioni contattare: Lia Lasagna, pr@pambianco.com