Il primo negozio italiano di Burberry ha aperto le porte al pubblico e ai turisti, nel quadrilatero milanese del lusso, la scorsa settimana. Qualche giorno prima che i lavori di ristrutturazione fossero finiti, a verificare che tutto fosse stato fatto come si doveva c'era Rose Marie Bravo, amministratore delegato del gruppo e artefice del rilancio del marchio. Girava per il negozio con il suo modo di fare tranquillo, ma deciso e il suo aspetto assolutamente latino che riflette le sue origini italiane.
Signora Bravo lei sostiene che l'Italia ha giocato un ruolo importante nel rilancio del marchio. In che modo?
«Per rilanciare il marchio ho studiato tutta la sua storia, cercando di capire quali prodotti erano diventati dei cult e perché e quali fra questi ancora oggi avrebbero potuto esercitare appeal sul consumatore. In tutto questo lavoro devo dire che gran parte della nostra ispirazione è venuta dall'Italia. Tra l'altro, quando abbiamo esaminato la situazione del marchio in tutto il mondo, ci siamo resi conto che l'Italia era il paese dove era posizionato meglio in termini di lusso, di gestione del business e di esposizione dei prodotti. Persino guardare come i consumatori italiani portavano gli accessori Burberry è stato molto utile. Il nostro obiettivo è stato sempre quello di portare tutti gli paesi del mondo sul posizionamento che Burberry aveva in Italia. Ed è proprio in Italia che facciamo molta parte della produzione. Il 99% delle nostre collezioni le facciamo realizzare tra Gran Bretagna e Italia. Qui facciamo produrre gran parte dell'abbigliamento e degli accessori ed è qui che compriamo i tessuti, la seta, la maglieria. Ecco perché con l'apertura di questo primo monomarca in un certo senso è come tornare a casa».
A che punto è il rilancio del marchio?
«C'è ancora un sacco da fare. Ogni anno aggiungiamo una pietra miliare del nostro lavoro. Quest'anno è rappresentata dall'apertura del negozio milanese. Con questo monomarca parte un nuovo concetto espositivo che vogliamo trasferire anche in altri negozi nel mondo».
Su cosa si concentrerà il suo lavoro nei prossimi mesi?
«Focalizzeremo molto sul prodotto. Continueremo ad alzare la qualità su tutti gli articoli. Vogliamo dare un particolare accento alla collezione perla casa e accelerare nelle calzature che possono diventare un business importante nei prossimi anni».
Estratto da Affari & Finanza del 15/09/03 a cura di Pambianconews