«Ritirata!»: è stata la parola d'ordine del giorno per molte imprese nell'infelice mercato dell'abbigliamento maschile americano. Non è una sorpresa. Le vendite sono in discesa da un paio di anni e nei 12 mesi al maggio scorso sono calate di un altro 0,8%, a 51,9 miliardi di dollari, stima l'Npd group, che registra le abitudini di consumo. Allora perché Arnold Zetcher, presidente e amministratore delegato di Talbots, ritiene che sia il momento più opportuno per buttarsi nel mercato dell'abbigliamento maschile? Per comprare ai minimi, è la risposta. E poco importa che Talbots, uno dei più noti retailer di abbigliamento femminile degli Usa, con oltre 900 negozi e vendite ferme da due anni intorno a 1,6 miliardi, non abbia alcuna esperienza in questo segmento: le fedeli clienti femminili acquisteranno per i mariti o li porteranno con sé da Talbots.
Per settembre Talbots mens ha fissato l'apertura di negozi a New York, sulla Madison avenue, a Boston e Washington, dopo i primi tre aperti in primavera. è solo il primo assalto di una campagna che darà vita a una catena nazionale con centinaia di punti vendita, come prevede Zetcher, e che rivaleggerà con gli oltre 100 negozi di Brooks brothers. «Vogliamo offrire ciò che offrono gli altri operatori di fascia alta a un prezzo più contenuto», dice Zetcher.
Brooks Brothers, sotto la guida del nuovo proprietario Claudio Del Vecchio, punta sulla maggiore qualità dei suoi prodotti. Men's Wearhouse ha segnato una crescita delle vendite dell'8% nelle ultime 13 settimane, proprio grazie ai vestiti per uomo. Jos Bank clothiers, che aveva solo 100 negozi nel 1999, oggi ne ha oltre 180 e intende arrivare a 500 nel 2007. Da quando alla guida dell'azienda ultracentenaria è salito nel 1999 Robert Wildrick, gli utili netti sono cresciuti di sette volte, a 10,9 milioni di dollari, le vendite del 25% a 243 milioni.
Estratto da Il Mondo del 12/09/03 a cura di Pambianconews