Tempesta in arrivo su Giacomelli sport group. Le verifiche effettuate d'intesa con i revisori della Kpmg sui magazzini delle società operative controllate stanno dando risultati eclatanti: oltre 100 milioni di euro mancano all'appello. E, se i controlli ulteriori in corso confermeranno le indicazioni emerse finora, tenute peraltro strettamente riservate, saranno indispensabili interventi d'emergenza. Venerdì scorso una riunione del consiglio di amministrazione ha preso atto che gli inventari sono in dirittura finale, come confermato dal presidente Ernesto Musumeci. Venerdì 12 settembre, invece, i consiglieri verranno informati sui numeri definitivi, oltre che sui conti semestrali (decisamente deludenti) e sulle trattative in corso con investitori interessati all'entrata nel capitale della catena commerciale.
Di sicuro tutte le decisioni prese finora vengono rimesse in discussione, mentre una delle possibilità più concrete che si stanno delineando è la convocazione dell'assemblea della capogruppo con all'ordine del giorno la ricapitalizzazione oppure alternative decisamente traumatiche. La sorpresa sul valore reale del magazzino riapre il caso Giacomelli, seguito con apprensione anche dai sottoscrittori del super bond da 100 milioni di euro lanciato nel marzo 2002 con l'aiuto di Abaxbank e Banca Akros. Oltre 100 milioni di euro di magazzino in meno rispetto alle previsioni, infatti, pongono problemi seri. Tale somma è frutto di due generi di rettifiche. Prima di tutto quelle effettuate considerando le quantità di merce in magazzino, diversa rispetto alle attese. Poi va tenuto conto della variabile rappresentata dalla obsolescenza dei prodotti rimasti invenduti.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 9/09/03 a cura di Pambianconews