Il lusso firmato Tiffany ed Hermes non passa mai di moda. Nel secondo trimestre dell'anno il marchio americano di gioielleria ha registrato un'impennata dell'utile netto del 26% a 41,1 milioni di dollari, contro i 32,7 dello stesso periodo. In crescita anche le vendite (+18%) a 442,5 milioni di euro.
Michael J.Kowalski, presidente e Ceo del gruppo commenta così i risultati in controtendenza con il comparto internazionale del lusso: “…le vendite in crescita negli Usa sono dovute in larga parte all'apertura di nuovi negozi, al'introduzione di nuovi prodotti e sono in linea con le aspettative di guadagno per il 2003.
Anche Hermes sorprende positivamente con la sua trimestrale, segnando uno dei maggiori rialzi del listino francese. Le vendite complessive sono invece leggermente inferiori alle stime, essendo diminuite nel semestre del 6,1% a 549,3 milioni di euro. La griffe francese motiva il calo con la caduta del turismo in Europa (-11%), mentre negli altri continenti si è andati in crescita: Giappone +16%, Corea +14%, America +6%.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 14/08/03 a cura di Pambianconews