Sono Gucci e Prada i marchi globali del made in Italy. I brand delle due società del lusso sono gli unici nomi italiani che affiorano dalla classifica 2003 realizzata dalla società di consulenza Interbrand sui 100 più importanti marchi mondiali. Dopo l'uscita di Giorgio Armani (in ultima posizione lo scorso anno) e l'estromissione di Benetton avvenuta nel 2002, restano i soli nella lista. Con un valore di 5,1 miliardi di dollari, Gucci si colloca in 53ma posizione, scivolando di un posto rispetto allo scorso anno e registrando un calo del 4% del valore del suo brand. Scende di una lunghezza anche Prada (dall'86ma all'87ma posizione) ma al suo attivo può vantare un apprezzamento della quotazione del marchio, cresciuto del 2% a 2,535 miliardi di dollari.
La classifica dei migliori 100 global brand, dominata dai marchi statunitensi (in prima posizione Coca Cola con un marchio valutato in 70,4 miliardi di dollari, pari al 61% della capitalizzazione di Borsa) è realizzata da Interbrand su un paniere di marchi dal valore di almeno un miliardo di dollari, che generano business sui mercati mondiali e di cui sono disponibili informazioni pubbliche (report, analisi di mercato, ricerche). Per quanto riguarda i marchi italiani, gli analisti di Interbrand sottolineano gli sforzi compiuti da Prada nell'ultimo anno, con l'apertura di un nuovo #'epicentre concept store'' di 2.800 metri quadrati su sei piani nel cuore di Aoyama, uno dei quartieri della moda di Tokio, che ha portato a 166 il numero dei punti vendita Prada e Miu-Miu in tutto il mondo. La società guidata da Patrizio Bertelli, aggiungono gli esperti di Interbrand, continua a focalizzarsi sulla qualità dei prodotti e sul design.
Più cauti i giudizi sulla griffe Gucci, che ha sofferto per l'esposizione sul mercato Usa, accusando un calo del giro d'affari, e la decisione di diminuire del 20% gli investimenti pubblicitari potrebbe avere qualche ripercussione in termini di notorietà del brand nel 2003. Il valore del marchio della società amministrata da Domenico De Sole resta comunque doppio rispetto a quello di Prada ed è pari al 51% della sua capitalizzazione di Borsa.
Nella classifica di settore relativa alle società del lusso, Gucci, collocata in seconda posizione, non sfigura rispetto al leader Louis Vuitton, il cui marchio vale 6,7 miliardi di dollari ma accusa un calo del 5% rispetto allo scorso anno. Il peso del brand della maison parigina sulla capitalizzazione di mercato è pari al 25%, la metà rispetto al concorrente italiano.
Vedi tabella che segue
Estratto da Il Sole 24 ore del 25/07/03 a cura di Pambianconews