Sotto il segno dei chinos e del marchio Avirex si raccolgono molti nomi famosi. All'estero ma anche in Italia: da Enzo Biagi a Jovanotti, da Luca Cordero di Montezemolo fino agli Articolo 31. Molti uomini comprano i prodotti Avirex e pensano all'America, il paese che ha dato le origini al marchio. Ma non tutti sanno che, in tutta Europa, Avirex parla italiano, nel senso che da tre anni, il marchio, è di proprietà di Alfredo Cionti.
Avirex ha un giro d'affari di 30 milioni di euro (circa un terzo del fatturato complessivo mondiale) e il merito è di Alfredo Cionti, che ha saputo valorizzare questo prodotto, con uno stile originario e unico, facendolo diventare un oggetto di culto.
«Io ho iniziato a respirare aria di moda con Elio Fiorucci, racconta Cionti. Nei primi anni Novanta, ero il suo legale per la creazione del mega-store di Milano. Ero da poco laureato la sua creatività mi affascinava. Poi, però, con Caterina Caselli e la complicità di suo figlio Filippo Sugar, sono diventato l'amministratore delegato delle Messaggerie Musicali. E solo nel #94 ho messo da parte la mia professione di avvocato, per dedicarmi a tempo pieno alla moda».
«In breve, mi sono lanciato nel business e sono riuscito a portare i fatturati da 11 miliardi a 70 miliardi di vecchie lire, nel giro di soli tre anni, dal `95 al `98, segno che se si dà la giusta dignità e la giusta visibilità a un prodotto si ottengono risultati importanti».
«In tempi difficili come questi conclude Cionti, i prodotti Avirex vanno a gonfie vele, perché concentrano in sé qualità, affidabilità e una vestibilità eccellente». Cionti, che ha il suo quartier generale a Milano, sta completando la messa a punto della rete distributiva in Italia e poi farà al stessa operazione in tutta Europa.
Estratto da Affari & Finanza del 21/07/03 a cura di Pambianconews