Pinault Printemps Redoute ha pubblicato oggi le semestrali dalle quali è emerso che il fatturato, escluse le attività nel business to business, ha raggiunto i 7.687 milioni di euro, in rialzo dello 0,5% rispetto all'analogo semestre del 2002 (+4% a periodi comparabili). Il settore lusso, riconducibile a Gucci Group, è risultato il più penalizzato, se confrontato con i dati del settore retail e di Cfao (logistica e nuove tecnologie).
Nei primi sei mesi dell'anno il comparto lusso, strategico per il colosso francese, ha realizzato un giro d'affari di 1.282 milioni di euro in rialzo del 2,4% a periodi comparabili, contro il +6% di Cfao e il +4% del retail (negozi Conforama, Fnac, Mobile Planet, Printemps, Redcats e Orcanta).
A questo proposito va ricordato che la luxury good division si riferisce sostanzialmente al gruppo Gucci, controllato con una quota del 64,5% e conteggiato in bilancio nel periodo da novembre ad aprile, dal momento che l'anno fiscale del gruppo presieduto da Domenico De Sole inizia a febbraio.
Esaminando il secondo trimestre dell'anno, la performance delle vendite della divisione lusso è stata di �6,7% (-1,7% a periodi comparabili), mentre Cfao e il retail hanno segnato rispettivamente +2,6% e �1,6% (+4,3% e +2% a periodi comparabili).
Estratto da Fashionmagazine.it del 17/07/03 a cura di pambianconews