A cavallo tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, apriranno i negozi a Praga e Dubai. Poi, come da programma, l'espansione di Malo procederà consolidando la presenza in Europa e Stati Uniti attraverso canali diretti . Mentre per presidiare il Far East, si appoggerà a partner in franchising. Una scelta strategica che ha già funzionato in Giappone, grazie all'accordo con Hitochu, primario operatore del Sol Levante.
«E con questo, racconta l'amministratore delegato Stefano Ferro, proseguiamo nel cammino intrapreso sulla via della internazionalizzazione iniziata a ritmi sostenuti negli ultimi due anni, con le aperture di New York, Chicago, Aspen, Londra, St. Tropez, Cipro, Osaka, Monaco e altri. In tutto , una ventina di negozi diretti e una decina in franchising, piazzati nelle località strategiche del turismo di lusso».
Arrivato nella stanza dei bottoni all'inizio di quest'anno, Stefano Ferro continua a lavorare nella direzione tracciata. E i risultati gli danno ragione: le previsioni di fatturato 2003 parlano di 6062 milioni di euro, in crescita del 6 per cento rispetto al bilancio 2002. Anche il difficile mercato americano sembra essere stato piuttosto magnanimo con il marchio Malo che, negli Usa, non solo ha mantenuto le posizioni, ma ha visto crescere le vendite di qualche punto.
«Quando si vuole primeggiare nel lusso, commenta Ferro, bisogna premere l'acceleratore sulla qualità. Non sulla quantità. Malo, dunque non sforna collezioni, ma solo pochi e selezionati pezzi. Si tratta di oggetti dove la componente manuale è preponderante, prodotti rigorosamente in quantità limitata e con un prezzo al pubblico piuttosto elevato. Ogni capo è prodotto professionisti esterni su disegno esclusivo dei team di creativi della maison, e sottoposto a una rigida sequenza di controlli che ne attestano la qualità e la coerenza con l'impronta del marchio». L'ultimo esempio in ordine di tempo arriva dai nuovi occhiali (prodotti da Allison, il polo dell'occhialeria controllato dal Gruppo IT Holding) presentati al Mido 2003.
Estratto da Affari & Finanza del 14/07/03 a cura di Pambianconews