Il mercato delle importazioni parallele, che in Italia vale all'incirca 500 milioni di euro secondo stime di massima, è in costante crescita in Europa (+10% l'anno) nonostante i limiti imposti dalle leggi Ue per la difesa dei marchi. Nello stesso tempo i gruppi della grande distribuzione sono costantemente a caccia di prodotti griffati e a basso costo e si infittiscono gli accordi, anche in vista dell'allargamento della Ue a Est.
Il prossimo appuntamento è a Londra, dal 21 al 22 settembre, nell'ambito della rassegna «Off price show» si definiranno le intese per la gestione dei contratti di importazioni parallele, tra i big della distribuzione globale (soprattutto grandi magazzini e ipermercati) e le trading company europee, gli italiani sono in pole position, per gestire gli approvvigionamenti di prodotti discount e di griffe (abbigliamento, oggettistica di lusso e in parte anche cosmetici) sui canali paralleli a quelli ufficiali.
All'appuntamento londinese accanto ai rappresentanti delle grandi catene distributive ci saranno anche i manager commerciali di molte griffe dell'abbigliamento e degli accessori impegnate direttamente anche sul fronte del retail (come Barbour e Timberlard, ad esempio).
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Estratto da Il Sole 24 Ore del 10/07/03 a cura di Pambianconews