Da uno studio svolto da Pambianco Strategie di Impresa, che ha analizzato i risultati provenienti dalle associazioni di settore, quali Smi, Anci, Aimpes, Federorafi e Anfao emerge che l'export italiano continuerà a soffrire anche nel medio periodo. In particolare è diminuito del 3,9% il valore dell'export italiano dei prodotti moda nel 2002. Le vendite all'estero lo scorso anno si sono infatti attestate a quota 31,364 miliardi di euro, contro i 32,639 mld di euro registrati nel 2001. A soffrire particolarmente sono stati i comparti della pelletteria, dei gioielli e delle calzature, in calo rispettivamente del 9,8% a 1,826 mld di euro, del 7,8%, a 4,969 mld di euro e del 6,2%, a 6,781 mld di euro. Guardando i risultati per aree d'esportazione particolarmente difficile risulta la situazione in Usa e Giappone.
«In questi mercati, alle cause congiunturali che hanno colpito tutto il mondo si è aggiunta la svalutazione del dollaro e dello yen colpendo in particolar modo le aziende che operano nelle fasce medio-alta e alta del mercato, in quanto per loro queste aree pesano più di altre», ha spiegato a MFF Carlo Pambianco, numero uno dell'omonima società di consulenza milanese. In particolare le vendite verso la piazza statunitense sono diminuite dell'11,2% a 5,305 mld di euro. L'export verso questo mercato ha così pesato nel 2002 per 16,9% sul totale delle esportazioni, contro il 18,3% del 2001. Simile l'andamento per il Giappone, in frenata del 9,2% a 1,536 mld di euro, con un'incidenza sul totale delle esportazioni passata dal 5,2% del 2001 al 4,9% del 2002.
«In generale comunque questi effetti si faranno sentire in maniera ancora più marcata nei bilanci del 2003 e 2004», ha concluso Pambianco, «a breve-medio termine infatti non è prevista alcuna inversione di tendenza sul tema delle valute».
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A cura di Pambianconews