Circa 3.000.000 di capi di abbigliamento prodotti l'anno. Chiunque si monterebbe la testa. I fratelli Ambrosini invece, fondatori della Acon, società veronese del famoso marchio Mash, sono rimasti quelli che erano quando iniziarono ad operare nella ditta dei loro genitori: grandi lavoratori, concreti ed appassionati del loro mestiere. La prospettiva di questi due affiatati e complementari fratelli è rivolta al presente e soprattutto al futuro.
Il marchio Mash è oggi presente per l'80% nel mercato italiano, notoriamente selettivo e che premia i prodotti di qualità a prezzo giusto. All'esterno Acon ha nomea di una ditta seria, affidabile, di garanzia e questa a dire il vero è fonte di grande soddisfazione per i fratelli Ambrosini forse ancora più del fatto di aver sempre chiuso i bilanci in attivo e di avere avuto un utile nel 2002 con un incremento del 50% rispetto l'anno precedente.
Il successo e il riconoscimento del mercato i fratelli Ambrosini se li sono meritati perché sono sempre stati molto attenti ai vari segnali di cambiamento. Senza mai dare nulla per scontato, hanno sempre fatto scelte tempestive e giuste per l'azienda: un esempio è stata l'importante decisione strategica di delocalizzare la produzione all'estero (Asia, Nord Africa, Europa orientale) già una quindicina di anni fa all'inizio della crisi del settore manifatturiero. è stata questa una mossa che ha permesso una compressione dei costi ed un conseguente mantenimento della posizione sul mercato finale.
Un'altra importante decisione che i fratelli Ambrosini stanno per prendere, proprio in questi giorni, è l'acquisizione di una nuova azienda per una logica strategica di diversificazione. La società scelta per l'acquisizione al 100% di capitale è lnterpool S.p.A totalmente partecipata da Stefanel spa di Thiene, importante nel mondo dello sportswear e proprietaria di quattro marchi (Peter Hadley, New England, Island, Museum), che si posizionano tutti sulle fascie medio-alte, alte e sulle quali si ipotizzano concrete possibilità di sviluppo. I signori Ambrosini non escludono anche l'idea di ottenere licenze da altri marchi italiani ed esteri mantenendo la garanzia di alto livello di qualità dei prodotti.
Estratto da Platinum del 1/07/03 a cura di Pambianconews