Ha fatto un po' di pulizie all'interno e adesso casa Gilmar è pronta per essere allargata. Paolo Gerani, seconda generazione della famiglia, è il direttore creativo del marchio Iceberg, oltre che vice e figlio del presidente Silvano.
Come va l'azienda di famiglia?
L'anno scorso abbiamo confermato l'andamento del 2001, in pareggio: 110 milioni di euro di ricavi con l'abbigliamento e altri 65 con gli accessori, comprese le licenze. Abbiamo ormai completato un processo di riorganizzazione aziendale, gestito dall'amministratore delegato Manlio Cocchini, con l'obiettivo di raggiungere l'efficienza.
Qual è il suo ruolo?
Ho la responsabilità del marchio Iceberg, che vale il 75% del nostro fatturato: dalla creazione fino a comunicazione, promozione e negozi. Ha ancora molti spazi di crescita: è il primo punto della nostra strategia.
E quali sono gli altri?
Mia sorella Patrizia lavora sul riposizionamento di Gerani e poi dobbiamo raggiungere una massa critica importante.
Farete delle acquisizioni?
Siamo in trattative, ci servono aziende complementari. Un marchio che ci completi, senza sovrapporsi ai nostri prodotti, con almeno 20 milioni di euro di fatturato e un mercato prevalentemente femminile. Poi un'azienda di accessori.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 27/06/03 a cura di Pambianconews