Alle ore 12 dell'ultimo giorno di Pitti Immagine Uomo (Firenze, 19-22 giugno 2003), i dati di affluenza fanno registrare un aumento del 14.9% dei compratori italiani e del 10.5% di quelli esteri rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (giugno 2002). Se questi dati verranno confermati alla chiusura, l'affluenza finale sarà di circa 22.500 presenze, ennesimo record (è la sesta edizione estiva consecutiva che Pitti Uomo segna un aumento dei compratori) per una manifestazione che si è affermata come principale punto di riferimento a livello mondiale nella moda maschile.
Il successo della fiera è testimoniato oltre che dai dati di affluenza, anche dall'eccellente qualità degli espositori, dal clima di fiducia attiva registrata tra gli stand della Fortezza da Basso e dalla vivacità degli eventi fuori salone. In questi giorni Firenze è stata teatro di avvenimenti importanti e di grande richiamo: dalle proposte moda di Maurizio Galante e Hussein Chalayan, alle feste e agli happening organizzati dalle principali aziende del settore. A suggellare l'importanza della manifestazione per l'economia italiana, va ricordata la visita in città durante i giorni del Pitti Uomo del presidente di Confindustria Antonio D'Amato, che ha avuto parole d'elogio per il dinamismo e la qualità imprenditoriale del sistema moda.
Pitti Uomo, appuntamento di apertura della stagione del tessile abbigliamento, è il primo banco di prova per captare umori e tendenze del mercato, e il luogo dove si possono fare le prime previsioni per l'anno in corso. Da Firenze giungono segnali positivi, sostenuti dall'offerta di collezioni al tempo stesso complete e rigorosamente selezionate, dalla qualità degli allestimenti dove si fondono la ricchezza e la diversità degli stili e delle tendenze, e dalla capacità di interazione tra comunicazione e marketing per promuovere eventi e valorizzare la fiera.
I dati di affluenza sono ancora più sorprendenti se si considera i molti eventi negativi che hanno influenzato e ritardato la ripresa economica. Ma nonostante ciò sono giunti a Firenze da tutto il mondo un numero di compratori mai così elevato. Ormai le presenze provenienti dall'estero sfiorano il 40% del totale, a conferma dell'internazionalità e della leadership mondiale di Pitti Uomo. Tra i paesi esteri si piazzano ai primi posti Germania (+6%), Gran Bretagna (+38%), Spagna (+18%), Giappone (+7%), Francia (stabile), Olanda (+13), Grecia (+8%), Turchia (+26%), Stati Uniti (+4%), Corea (+12%). Gli unici risultati negativi riguardano, com'era prevedibile, i paesi toccati dalla Sars: Cina, Taiwan e Canada.
Elevata la crescita di tutte le regioni italiane, con numerosi aumenti percentuali a due cifre, in particolare segnaliamo Veneto (+22%), Campania (+22%), Lazio (+22%), Emilia Romagna (+17%), Piemonte (+17%), Liguria (+16%), Lombardia (+14%), Marche (+14%), Toscana (+9%).