Il Consiglio di Amministrazione della Bulgari S.p.A. ha approvato la relazione del Gruppo Bulgari del primo trimestre 2003, la quale evidenzia un fatturato di 160,6 milioni di Euro, in crescita del 3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+9% a cambi costanti).
Nel primo trimestre 2003 il Gruppo Bulgari ha realizzato un utile operativo pari a 16,2 milioni di Euro (+1%) e una forte crescita del profitto netto, passato da 9 a 11,4 milioni di Euro (+27%). Questi risultati, sostanzialmente in linea con i piani di crescita del Gruppo, sono stati raggiunti nonostante un contesto economico-politico fortemente negativo.
II margine di contribuzione* è stato di 101,6 milioni di Euro ed è aumentato del 6%, nonostante la forte penalizzazione derivante da un ulteriore rafforzamento dell'Euro nei confronti dello Yen e del Dollaro. Questo buon risultato è sicuramente attribuibile alla migliorata efficienza produttiva e all'ulteriore verticalizzazione della produzione della gioielleria (grazie alla recente acquisizione del 50% di Crova S.p.A.).
Nello stesso periodo di riferimento, i costi sostenuti per attività in pubblicità e promozione sono stati di 13,9 milioni di Euro (+16% rispetto all'anno precedente). Gli altri costi operativi (71,4 milioni di Euro nel primo trimestre 2003; 67,7 milioni di Euro nello stesso periodo del 2002) sono aumentati del 5% soprattutto a causa del consolidamento del 50% di Crova S.p.A. L'inventario a fine marzo 2003 è stato pari a 492,0 milioni di Euro, contro i 557,0 milioni di Euro del 31.03.2002. Analoga flessione ha mostrato il capitale circolante (crediti e debiti commerciali e magazzino), passato da 579,1 milioni di Euro di fine marzo 2002 a 505,0 milioni di Euro nello stesso periodo di quest'anno (-13%). L'indebitamente bancario si è pressoché dimezzato, passando dai 300,8 milioni di Euro di fine marzo 2002 a 159,4 milioni di Euro al 31.03.2003. Di conseguenza, il gearing è passato dal 62% al 29%.
Per quanto riguarda le categorie merceologiche, va segnalato il buon andamento del fatturato della gioielleria (-1%; ma +6% a cambi costanti) che ha aumentato ulteriormente il suo volume, rispetto agli impegnativi livelli di crescita del primo trimestre 2002 (+17%). Le vendite degli orologi sono cresciute dell'1% (+6% a cambi costanti) segnando un recupero rispetto ai livelli dell'anno precedente. Le vendite dei profumi sono scese del 9% (-6% a cambi costanti), ed hanno risentito del rallentato traffico negli aeroporti e, più generalmente, dell'intero settore del travel retail. Gli accessori confermano, con un +82% di fatturato, il grande successo che questa categoria sta riscuotendo all'interno del portafoglio prodotti di Bulgari.
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Per ciò che concerne le aree geografiche, va segnalato nel primo trimestre l'ottimo andamento del fatturato in Giappone (+17% a cambi correnti, +28% a cambi costanti), in Estremo Oriente (+25%) e in Italia (+15%). L'Europa, penalizzata ulteriormente dalla scarsa presenza di turisti, ha visto decrescere le proprie vendite del 12%, mentre le Americhe, diminuite del 12%, hanno fatto segnare, a cambi costanti, un + 4%.
Francesco Trapani, amministratore delegato del Gruppo Bulgari, ha così commentato: #'Sono contento dei buoni risultati raggiunti in questi primi tre mesi dell'anno, ottenuti nonostante la guerra in corso. I volumi di vendita, l'ottima tenuta del margine di contribuzione, il buon controllo dei costi, il significativo aumento dell'utile netto, nonché il miglioramento della situazione patrimoniale, sono tutti obiettivi raggiunti e sostanzialmente in linea con le nostre aspettative. Purtroppo, le speranze di un immediato ritorno ad un clima di riferimento stabile e sereno – presupposto essenziale per l'espansione dell'attività – sono al momento fortemente condizionate dall'effetto SARS. Quest'ultimo, infatti, sta avendo un impatto negativo sul mercato del Sud Est Asiatico e sta penalizzando soprattutto il flusso dei viaggiatori, con una conseguente riduzione delle vendite in tutte le nazioni maggiormente dipendenti dal turismo.''
*= esclusi i costi interni di produzione