Si è svolto ieri il secondo incontro tecnico per decidere il futuro di Armando Pollini Design e di Adamello, i due calzaturifici di Vigevano messi in liquidazione all'inizio di maggio per cessata attività. All'orizzonte si profila una o più cordate di industriali, guidati da un imprenditore pavese (di cui per ora non è stato reso noto il nome) e pronti a subentrare al precedente management.
Ieri, la Atelier di Pieve di Soligo (Treviso) ha presentato un piano industriale per riattivare la produzione della Adamello. Il piano prevede #'una implementazione delle aree commerciali e logistiche della società a fronte della salvaguardia di altri fattori produttivi, quali il lavoro e le sue componenti'', come si legge in un comunicato congiunto. Ora la parti valuteranno autonomamente la proposta e si ritroveranno a breve per un nuovo incontro.
Poi sarà la volta di esaminare le prospettive relative alla Armando Pollini Design, azienda che fa capo direttamente ad Armando Pollini e che assorbiva il 50% della produzione della Adamello. Quest'ultima è partecipata soltanto in misura minoritaria dalla Armando Pollini e nel febbraio scorso ha perso i due soci di maggioranza, Carlo e Filippo Capra (negozi Bagatt), sostituiti da un gruppo finanziario trevigiano.
Nel biennio 2001-2002 il fatturato del calzaturificio è diminuito del 40%, a causa della debolezza dei due principali mercati della Armando Pollini Design, quello tedesco e quello americano. Tuttavia, l'estate scorsa Pollini aveva annunciato un programma di investimenti di circa 6 milioni di euro, con il supporto di una banca d'affari, sia sull'azienda sia in vista dell'apertura di una decina di negozi nelle principali città del mondo nell'arco di un triennio. Ma con il perdurare della recessione questo partner si è tirato indietro.
Estratto da Fashionmagazine.it del 13/05/03 a cura di Pambianconews