Il vice ministro delle Attività Produttive, Adolfo Urso, ritiene «ingiustificato» l'allarmismo sul Mido, la mostra dei maggiori produttori di occhiali in programma alla Fiera di Milano dal 2 al 5 maggio che il presidente della provincia di Varese, Marco Reguzzoni, aveva chiesto di annullare per via della partecipazione di molte aziende del sud-est asiatico. E ieri Fiera Milano ha confermato il calendario delle manifestazioni «non essendo stati ravvisati presupposti che giustifichino una diversa linea d'azione» e annunciando di avere adottato le misure necessarie per contrastare il rischio di contagio». Ma la vera paura degli addetti ai lavori non è la Sars quanto la crisi economica che rischia di cancellare i risultati del 2002 con le esportazioni salite del 2% a 1.562 milioni di euro e i dati di gennaio 2003 con l'export a 128,5 milioni (+8,5%).
Per il presidente del Mido, Cirillo Marcolin, che guida anche l'omonima società produttrice di occhiali da vista, la sfida è doppia. Da organizzatore della fiera ma anche da imprenditore.
Marcolin, la Sars fa paura o temete di più la congiuntura?
In un momento storico di incertezza dei mercati, dopo le preoccupazioni per il conflitto in Irak e la contrazione dei consumi soprattutto per i prodotti di fascia alta, la Sars certo non aiuta a imboccare la strada della ripresa.
La crisi colpisce solo le piccole aziende o anche le grandi firme?
L'incerto andamento dei mercati ha pesato maggiormente sulle piccole, ma anche i big hanno subìto qualche contraccolpo economico. La recente relazione sulla congiuntura presentata dalla Camera di commercio di Belluno, che rappresenta il maggior distretto industriale dell'occhialeria in Italia, evidenzia ancora una volta le difficoltà dei piccoli.
Quali sono le novità del Mido edizione 2003?
Quest'anno presenteremo moltissime novità, a partire dal convegno su moda e design dell'occhiale che si pone l'obiettivo di ritrovare un equilibrio tra ciò che è perfezione, tecnologia e l'aspetto invece più legato al costume. E poi mi pare che dopo anni di metallo, mascherine e titanio ci sia una certa ripresa della plastica.
Estratto da Finanza & Mercati del 30/04/03 a cura di Pambianconews