La Giacomelli, tra i principali gruppi europei nel settore della distribuzione di articoli sportivi, chiude la gestione 2002 con una drastica caduta della redditività operativa e un deficit finale superiore a 3,4 milioni, rispetto all'utile di 2,1 milioni di fine 2001. Sulla redditività del gruppo hanno pesato in particolare i costi operativi connessi alla strategia di sviluppo esogeno attuata lo scorso anno con l'acquisizione di Longoni Sport, e quelli per l'apertura di nuovi punti vendita, i quali dovrebbero raggiungere il punto di pareggio dopo i primi 24 mesi di operatività.
A fine 2002, la rete di vendita è così salita da 110 a 171 che, unitamente al canale e-commerce, ha prodotto un giro d'affari consolidato cresciuto del 21% a 312 milioni. Tale valore è comprensivo di 4,7 milioni realizzati dalle consociate francese e tedesca per i primi sei mesi (in seguito cedute), ma soprattutto di 73,6 milioni derivanti dalle vendite delle società Longoni Sport e Natura & Sport a partire dall'11 luglio 2002, data di acquisizione.
Particolarmente positivo l'andamento delle vendite nell'Europa Orientale dove, grazie soprattutto alle nuove aperture il fatturato complessivo è aumentato del 73% circa.Tuttavia, lo sviluppo dimensionale, se da un lato ha dato un forte impulso all'aspetto commerciale, dall'altro, ha generato elevati costi di gestione, che ne hanno compresso la marginalità. Il margine operativo lordo è infatti diminuito del 28% a 23,7 milioni, mentre ancora più marcata è stata la discesa del risultato operativo a 783mila euro (-96%). In particolare, gli ammortamenti effettuati nell'anno sono aumentati a 24 milioni (+63,5%), anche in relazione all'ammortamento della differenza di consolidamento per 4,08 milioni emersa dall'acquisizione.
Vedi tabella che segue
Estratto da Il Sole 24 Ore del 30/04/03 a cura di Pambianconews