I gruppi industriali italiani che producono su licenza per le griffe, abituati a lavorare dietro le quinte, si apprestano a recitare un ruolo più da protagonisti nel palcoscenico della moda. Entro maggio il gruppo di moda Fingen Apparel presenta un piano industriale triennale che apre ad un forte programma di espansione guidato da Antonio Arcaro, amministratore delegato, e appoggiato finanziariamente dai fratelli Corrado e Marcello Fratini di Firenze a cui il gruppo fa capo. «Il mio sogno, sottolinea Arcaro, è che entro il 2006, rispetto agli attuali marchi d�abbigliamento in portafoglio, Fingen Apparel possa realizzare un aumento del 45% nel volume d�affari».
Oggi il business della moda costituisce il core business della famiglia fiorentina insieme all'attività immobiliare che sotto il nome di Fingen Real Estate ha come principali attività gli outlet, i Four Season, la produzione vitivinicola Antinori e i complessi turistici alberghieri Abetone Val di Luce. Fingen Apparel, che produce e distribuisce su licenza i marchi Guess Jeans per l�Europa e Calvin Klein Jeans per Europa e Asia ed è proprietaria del marchio Cotton Belt, ha chiuso il 2002 con un fatturato di 240 milioni di euro (+3,2%) e un margine operativo lordo di 11 milioni di euro. Gli addetti sono 550 nel mondo a cui si aggiungono i 500 addetti della maglieria Sicem che, acquisita da Fingen a gennaio ha un fatturato 2002 di 70 milioni di euro.
A parlare del nuovo corso di Fingen Apparel è Antonio Arcaro che, da ottobre è all'interno del gruppo, dopo essere stato a lungo uomo di punta del gruppo Ittierre di Tonino Perna.
Il 2003 che anno sarà per Fingen?
«La campagna vendite dell'autunno inverno, da poco conclusa, conferma un generale mantenimento dei volumi rispetto alla stagione corrispettiva dell'anno scorso. Ma prevediamo comunque una crescita dei fatturati intorno al 6% legata soprattutto alla forte efficienza che stiamo raggiungendo nella gestione del prodotto industriale, con tempi di consegna anticipati e riassortimenti delle collezioni. In questi mesi di lavoro ho cambiato l�organizzazione e ho creato un nuovo team, con una forte focalizzazione sullo sportswear, per creare una macchina aziendale importante per sviluppare le seconde linee delle griffe. Credo che ci siano buone opportunità di acquisire licenze da marchi americani e giapponesi da sviluppare nel mercato europeo. Comunque questo è un anno di transizione che non sarà di impedimento ad una serie di investimenti».
Quali investimenti prevedete a breve?
«Il progetto #Kids� che sarà una struttura focalizzata ed interamente dedicata allo sviluppo delle collezioni bimbo su licenza. E poi lo sviluppo del retail di proprietà. Apriremo due monomarca diretti di Guess entro aprile dell'anno prossimo in Francia. Mentre con Calvin Klein Jeans, dopo la recente apertura di Mosca, ne seguirà una ad Amsterdam».
Estratto da Affari & Finanza del 28/04/03 a cura di Pambianconews