L'azienda calzaturiera Casadei chiude l'esercizio 2002 a quota 32,4 milioni di euro e prevede un 2003 orientato allo sviluppo internazionale, con particolare attenzione per i mercati dell'Estremo oriente. Con un totale di 240 mila paia vendute, testa di serie dei ricavi è stato il comparto maschile, che è salito fino a raggiungere una quota pari al 6,5% del fatturato totale. La parte restante è divisa tra le calzature femminili che continuano a essere il core business (88,5%) e le borse (circa il 5%).
«Siamo molto soddisfatti di come è andato l'esercizio 2002. In un momento particolare come quello attuale siamo riusciti a difendere bene le nostre posizioni, rafforzandoci nell'ambito maschile», ha spiegato a MFFashion Cesare Casadei, direttore creativo della brand, «per il 2003 non possiamo nascondere che c'è un po' di preoccupazione, soprattutto per un azienda come la nostra che si autofinanzia completamente. E purtroppo, soprattutto in questo momento, non possiamo non tenere conto dell'incognita Middle east».
«Investiremo parecchie energie sullo sviluppo dell'Estremo oriente», ha aggiunto Casadei, «in particolare su Cina e Giappone dove stiamo definendo un contratto di collaborazione con alcuni partner locali, che dovrebbe vedere la luce tra la fine di quest'anno e l'inizio del 2004. Per ora posso dire soltanto che sarà un'intesa di medio-lungo periodo che prevede anche la creazione di monobrand dedicati, probabilmente in Giappone a Tokyo e Osaka».
A cura di Pambianconews