Si respira ottimismo nello stand Natuzzi perché tutti gli operatori internazionali, quelli che assicurano il 90% del fatturato del gruppo (805,1 milioni nel 2002, +2,4%) sono arrivati, senza che gli eventi dell'Iraq e la crisi economica abbiano avuto riflessi negativi su contatti e ordini. E proprio nei momenti più difficili il primo produttore italiano del settore, ha annunciato una nuova politica commerciale per aumentare il valore aggiunto delle sue collezioni di divani.
Per questa operazione Pasquale Natuzzi ha chiamato come global sales manager un esperto di internazionalizzazione, Enrico Giovene, che ha lavorato in Electrolux Zanussi. «Si tratta di un'iniziativa spiega Giovene, per la quale investiamo tutte le risorse dedicate a R&D, pari al 5% del fatturato. é il progetto Natuzzi Gallery, spazi di almeno 2mila metri quadrati dedicati a prodotti progettati appositamente per il nuovo marchio e inseriti nei maggiori stores mondiali. Siamo partiti con Usa e Canada, quindi Germania, Benelux, Inghilterra, Spagna e Australia».
«I primi risultati ci stanno dando ragione, aggiunge Giovene, e ci aiutano a insistere in una politica di marchio che possa difenderci dall'aggressività dei produttori cinesi e aumenti la catena del valore del gruppo». Con questa iniziativa, l'espansione in Cina (raddoppio della fabbrica Natuzzi) e l'arrivo in Giappone, con una forte presenza diretta, il gruppo accentua la sua internazionalizzazione, mantenendo ferma, come ha confermato Pasquale Natuzzi, la centralità italiana.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 15/04/03 a cura di Pambianconews