La ripresa è mobile. Doveva essere il salone scaccia crisi, almeno nelle aspettative dei produttori. E così è stato, a giudicare dai primi numeri disponibili: il Salone del mobile di Milano, che ha chiuso ieri i battenti, non solo ha visto una partecipazione superiore alle aspettative (172 mila operatori registrati durante i sei giorni della manifestazione), ma soprattutto conferma l'inversione di tendenza sulle prospettive dell'intero comparto dell'arredamento.
Dopo un 2002 che si è chiuso con un fatturato in calo dello 0,2%, adesso le 38 mila imprese del settore cominciano a vedere rosa: dalle rilevazioni fatte dal centro studi Cosmit-Federlegno Arredo emerge un miglioramento nella raccolta ordini già nel primo trimestre 2003, anticipando quindi una crescita dei livelli produttivi nella prima metà dell'anno. Secondo un'indagine campione delle stesse associazioni di settore, il 33,9% degli operatori, in pratica uno su tre, ha dichiarato di aspettarsi una ripresa tra aprile e giugno.
«Questi dati, aggiunge Rosario Messina, presidente di Cosmit, ci fanno sperare in un 2003 complessivamente positivo. Oltre a scontare gli effetti dell'incertezza, gli operatori hanno ricevuto un forte impulso dai saloni milanesi: i timori della vigilia, alimentati dalle incertezze sugli sviluppi della guerra in Iraq e dall'epidemia cinese, per nostra fortuna sono svaniti. Cifre sul volume di affari conclusi all'interno degli stand non ne abbiamo ancora. Di certo però l'interesse riscontrato, e non solo nel quartiere fieristico, ma in tutta la città che ha accompagnato il salone con una serie di eventi speciali, è sotto gli occhi di tutti».
Estratto da Il Corriere della Sera del 15/04/03 a cura di Pambianconews