Sector Group, partecipato dal luglio 2001 da Opera, rilancia il suo omonimo marchio. Con una nuova campagna, curata da Lowe Pirella, e una virata decisa verso il mercato prettamente maschile il #'no limits'' aggredisce il mercato dell'orologeria sportiva di fascia media in maniera decisa e determinata. #'Il marchio Sector è stato trascurato negli anni passati, spiega Enrico Ceccato, presidente e amministratore delegato del gruppo, e stiamo pensando al rilancio da quest'anno. La sfida è molto difficile perché il marchio ha una grande connotazione ed una lunga storia, non è facile trovare la strada giusta''.
Azzerati anche i progetti passati di diversificazione, come l'abbigliamento e una rivista specializzata; operazioni che hanno distratto l'azienda dagli orologi, vero core-business. Per il mondo prettamente femminile, la strategia mira alle licenze che, dall'acquisizione di Roberto Cavalli dal marzo 2000, ha mirato all'ampliamento del portafoglio con nomi quali PZero Tempo, Moschino, Valentino, Xenia e con il più recente contratto di licenza con il Gruppo Benetton per Sisley e United Colors.
Il primo mercato per il gruppo è stato l'anno scorso quello italiano (85% del fatturato complessivo con 4000 punti vendita), seguito a debita distanza dal resto d'Europa all'8%; il 2002 ha chiuso con un fatturato di 73 milioni di euro, al 58% rappresentato dal marchio Sector, con un EBITDA di 8,2 milioni di euro, in grosso recupero rispetto al -3,3 milioni del 2001. Per l'anno in corso è prevista una crescita di fatturato complessivo del 25%. Per l'estero, sono previste aperture di nuove filiali dirette in Spagna, Svizzera, Francia, Germania, seguite da successive in Gran Bretagna, Benelux e Stati Uniti, con l'obiettivo di portare il giro d'affari estero al 50%.
Estratto da Modaonline.it del 01/04/03 a cura di Pambianconews