Pollini chiude un accordo di distribuzione per il Sol Levante con la giapponese Itochu Corporation da 15 milioni di euro in tre anni. L'azienda romagnola produttrice di scarpe, pelletteria e ora anche abbigliamento, controllata al 72% da Aeffe Fashion Group, ha archiviato il 2002 con ricavi in crescita del 3-4% rispetto ai 48 milioni di euro dell'anno precedente, cioè intorno ai 50 milioni.
«Quel che più conta, spiega Simone Badioli, amministratore delegato di Pollini e co-ad di Aeffe, è che per Pollini l'attività industriale ha raggiunto e superato il break-even operativo. Un risultato che ci soddisfa, così come quelli registrati da Aeffe Fashion Group: lieve incremento rispetto ai 243 milioni di euro di fatturato consolidato del 2001, con un utile che, nel preconsuntivo, è balzato a 9 milioni di euro dai precedenti 3,5. Sulla positiva performance, allargata ai vari livelli della redditività, hanno influito sia la nuova struttura manageriale-organizzativa sia l'effettiva integrazione delle controllate Moschino e Pollini».
Oltre al contratto con Itochu, valido per sei stagioni rinnovabili dall'autunno 2003, in dirittura d'arrivo c'è un'altra intesa commerciale con la Fairton di Hong Kong, riservata a tutto il resto del Far Est: nel business plan messo a punto da Badioli, i mercati asiatici dovranno rappresentare in 3-4 anni poco meno di un terzo del fatturato.
«Sia con Itochu sia con Fairton, aggiunge Badioli, sono in calendario numerose aperture di punti vendita, mentre la distribuzione è stata da poco avviata anche negli Stati Uniti, grazie al supporto di Aeffe Usa, che distribuisce in America tutti i marchi del gruppo. Finora il fatturato di Pollini era concentrato per il 70% in Italia e per il resto in Germania, Est europeo e poco in Giappone. Oggi stiamo spingendo l'acceleratore sugli altri mercati, con aperture imminenti a Mosca e Praga».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 12/03/03 a cura di Pambianconews