Definirla la più antica filatura industriale italiana (nata nel Biellese nel 1850) può essere fuorviante: non rende giustizia a una realtà che da decenni macina numeri e fatturati (200 milioni di Euro nel 2002) sul filo dell'innovazione. Perché se un tratto contraddistingue oggi Zegna Baruffa Lane Borgosesia, questo è la giovinezza. Non solo quella generazionale dei suoi vertici, i due fratelli, Mila 27 anni, Responsabile Comunicazione e Immagine, e Massimiliano, 30 anni Amministratore Delegato insieme al cugino Alfredo Botto Poala, Presidente, ma quella che riguarda una cultura aziendale proiettata verso la modernità.
Nel 2002 il lusso è risultato il comparto più toccato dalla crisi. Come ha influito e influisce tutto ciò sulle vostre strategie?
#'è vero che il comparto del lusso è stato toccato dalla crisi, ma per noi lo è stato in maniera quasi #circoscritta', sfiorando appena i grandi clienti tradizionali. A livello generale la nostra politica non ha subito variazioni e continuiamo fortemente a investire nel settore del lusso. Per potere soddisfare le esigenze di esclusività e di differenziazione dei luxury brand abbiamo cercato di dare filati nuovi in termini di mano, di tecnologia e soprattutto estrema qualità'', risponde il Presidente Alfredo Botto Poala.
Quali sono i nuovi progetti per i mercati internazionali?
#'Stiamo continuando a investire per migliorare il servizio diretto al cliente: agli uffici di New York, Parigi, Monaco, Hong Kong e Tokyo si è affiancato quello di Shanghai ed è in previsione l'apertura di altre due sedi a Mosca e Londra. II nostro obiettivo è quello di fornire un servizio veloce e preciso assicurando la presenza diretta sul mercato di nostre strutture che possano supportare il cliente non soltanto dal punto di vista tecnico e stilistico (grazie agli archivi di filati e sviluppi filo e maglia), ma anche operativo'', risponde Massimiliano Zegna Baruffa.
Quali sono le vostre prospettive di fatturato?
#'Dopo il triennio 1999-2001 che ha registrato una crescita complessiva del 33% circa, il 2002 ha registrato una riduzione dei volumi del 9% con un fatturato di circa 200 milioni di Euro. Il 2003 si prospetta ancora un anno difficile, in cui è possibile prevedere la mancanza di una crescita ulteriore e il mantenimento sostanzialmente invariato del giro di affari'', conclude Massimiliano Zegna Baruffa.
Estratto da Mood del 11/03/03 a cura di Pambianconews