Il gruppo di moda Prada Holding guidato da Patrizio Bertelli e dalla moglie Miuccia Prada ha archiviato l'anno con ricavi consolidati in calo del 3,6% a 1.560 milioni di euro e con un margine operativo lordo in flessione del 16% a 210 milioni. Dati che sono però influenzati da due fattori: il primo è la rivalutazione dell'euro nei confronti del
dollaro e dello yen; il secondo è la scelta, annunciata a suo tempo, di anticipare al dicembre 2001 parte delle consegne di prodotti in precedenza distribuite a partire da gennaio di ogni anno.
Una strategia commerciale che ha determinato nel 2002 mancati ricavi per 60 milioni, accompagnata dai 48 milioni di ‘penalizzazione’ derivanti dalla forza della moneta unica. Lo stesso vale per il Mol, spiegano nel quartier generale di Prada, che ha scontato una differenza negativa di 24 milioni di euro per l'anticipo delle consegne e di altrettanto per l'effetto-cambio. Comunque, depurando i dati, le vendite nette consolidate sono in realtà in lieve aumento pro forma nel 2002 rispetto al 2001.
Per Bertelli, amministratore delegato del gruppo, «nel 2003 miglioreremo in modo interessante fatturato ed Ebitda» , anche grazie al traino dei buoni risultati registrati nel quarto trimestre 2002: 416 milioni di euro di ricavi consolidati, in aumento del 10,9% sullo stesso periodo dell'anno precedente, con un Mol di 72 milioni rispetto ai precedenti 28 milioni.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 26/02/03 a cura di Pambianconews