Stonefly chiude in crescita e punta ad un futuro da leader di settore partendo da un riassetto societario. La casa trevigiana ha chiuso per il sesto anno consecutivo con un segno positivo la voce fatturato. Gli 80 milioni di euro del 2002 erano, lo scorso anno, 77 milioni e, nel '97, 24 milioni. A ciò si aggiungono un Ebitda pari al 9% dei ricavi ed un Ebit intorno al 7%. Nonostante la difficile situazione economica Stonefly non ha dunque interrotto la propria marcia che, in prospettiva futura, dovrebbe accelerare arrivando, nel 2003, a 88 milioni di euro, e nel 2004 a 103 milioni, il tutto con l'obiettivo di poter giungere ad inserirsi nei vertici di mercato (nel segmento comfort style) le cui grandezze “pretendono” fatturati di 250 milioni. #Una strada lunga' come ha dichiarato Andrea Tomat, amministratore delegato del brand, che insieme ad Adriano Sartor, presidente, ha esposto oggi a Milano le strategie prossime future del marchio. Così, dopo aver rilevato il 50% del pacchetto Stonefly posseduto dai fratelli Danieli, Tomat e Sartor, ora unici soci paritetici, puntano con decisione ai mercati emergenti, Russia e Cina soprattutto (con prossime aperture a Mosca e Shangai) e a quello nordamericano.
Infine, ma non certo per ordine d'importanza, la possibilità di acquisizioni, #ci sono delle trattative in corso ma per ora non possiamo dire nulla', sottolinea lo stesso Tomat, e magari di un'apertura all'abbigliamento, #Non escludiamo l'ipotesi di acquistare un brand di abbigliamento, sicuramente non produrremo una linea con il nostro marchio'.
Estratto da Modaonline.it del 20 febbraio a cura di Pambianconews