Nonostante l'anno particolarmente difficile per tutto il settore del tessile-abbigliamento, Miroglio chiude il 2002 con risultati controtendenza ed un fatturato in crescita del 6.6%
a 882 milioni di euro unitamente ad un risultato operativo lordo (inclusi oneri e proventi finanziari) che cresce del 33% passando a 99.6 milioni di euro.
Parallelamente il cash flow passa da 136 a 170 milioni di euro.
Gli investimenti hanno superato quota 118 milioni, così come il numero dei dipendenti cresciuto di oltre 400 unità è passato a 7.400.
Miroglio è uno dei pochi gruppi famigliari in Italia in grado di controllare l'intera filiera, dalla produzione del filo, al tessuto, al capo finito direttamente distribuito nelle boutiques con i propri marchi.
Il 2002 ha portato ai seguenti risultati:
-La Divisione Filati ha registrato nell'anno un lieve decremento (-3.9%)
-La Divisione Tessuti un leggero, ma importante incremento (+ 4.4%)
-La Divisione Abbigliamento Femminile (conosciuta come Vestebene) un'ottima performance, con un incremento di fatturato del 10.8% passando a 471 milioni di euro.
Il risultato della Divisione Abbigliamento è dovuto sia all'ottima crescita del numero di boutiques con proprie insegne (155 nel solo 2002 raggiungendo quota 556), sia ad una politica di marca a 360� applicata soprattutto su brand come Motivi, Elena Mirò, Caractère, Diana Gallesi, Oltre, ed altri 10 brand con ingenti investimenti in operazioni di marketing e comunicazione.
Una scelta che anche per il 2003 è stata confermata.
Alba, 21 febbraio 2003
Mauro Davico
Direttore Comunicazione e Immagine
Vestebene – Miroglio