Blunauta, dopo l'operazione di rilancio cominciata qualche anno fa, che ha puntato sullo svecchiamento del prodotto rendendolo più #fashion' e attraente, e su forti investimenti pubblicitari, ha deciso di espandersi territorialmente e di affrontare in particolare i mercati statunitensi, spagnoli e dell'Europa dell'est. In dicembre è stato varato un aumento di capitale della Spa romana pari a 17,5 milioni di euro, contestualmente il gruppo ha deciso di stanziare 25 milioni di euro per l'apertura di nuovi negozi monomarca e di proprietà tra il 2003 e il 2005 che si aggiungono ai 13,5 già investiti nel 2002. E circa quattro anni fa sono stati destinati 5,6 milioni per marketing, pubblicità e rilancio del marchio.
Nel 2002 sono stati aperti un negozio a Roma e uno a Catania. In dicembre per la prima volta il marchio è entrato negli Stati Uniti con quattro negozi in Florida, tutti diretti, spazi di circa 350 metriquadri. L'ingresso in America è stato gestito direttamente dalla Blunauta Usa, società controllata direttamente dalla Balloon Spa. Entro breve il marchio sarà presente a Siviglia, Malaga, Bilbao e Madrid. Oggi i punti vendita Blunauta sono novanta, trentacinque dei quali di proprietà: «Il franchising, racconta Claudio Feliziani, direttore generale amministrazione finanza e controllo, crescerà in maniera naturale, soprattutto in Italia».
Il fatturato di Balloon è passato dai 30 milioni del 2001 ai 37 dell'anno successivo con pareggio degli utili. Per il 2003 l'azienda prevede di raggiungere 61 milioni di euro con un utile di 3,8 milioni. Ancor più ambiziose le previsioni per il futuro: nel 2005 la firma prevede di fatturare 150 milioni di euro. Il 56% del giro d'affari della società è prodotto dalla seta, seguito dal puro cotone, dalla lana e dal cachemire (3%). Anche il management è stato completamente rivoluzionato con nuove nomine e nuovi incarichi: «Il rafforzamento delle dirigenze, ha commentato il presidente e fondatore Roberto Greco, è frutto di una strategia coerente e funzionale al conseguimento degli importanti obiettivi che ci siamo posti, sia in campo nazionale sia internazionale» . I soci hanno deciso che per il prossimo triennio tutti gli utili dell'azienda verranno reinvestiti nel gruppo.
Estratto da Affari & Finanza del 17/02/03 a cura di Pambianconews