Miroglio archivia il 2002 con un fatturato in crescita del 6,6% a 882 milioni di euro e un risultato operativo lordo (inclusi oneri e proventi finanziari) che balza del 33,7% a 99,6 milioni. Nei conti del gruppo albese, vera e propria multinazionale con unità produttive anche in Egitto, Tunisia, Marocco, Germania e Bulgaria, la moda, grazie a un aumento del 10,8% a 471 milioni, sorpassa per la prima volta il business tessile, alle prese con una congiuntura #differenziata' tra filati (-3,6% a 79 milioni) e tessuti (+4,4% a 358 milioni). Ed è proprio il tessile a «preoccupare gravemente» Edoardo Miroglio, amministratore delegato del gruppo, alla luce della rivalutazione dell'euro nei confronti del dollaro.
Ancora sul fronte produttivo, Miroglio ha siglato una joint venture con la veneta Raumer per avviare in Bulgaria uno stabilimento riservato ai filati di misto lana per maglieria calata. «Loro erano interessati a produrre in Bulgaria, aggiunge Edoardo Miroglio, e noi a debuttare in quel segmento, così abbiamo unito le competenze». Le attività del lanificio e della stampa in Bulgaria sono andate a regime e hanno chiuso il 2002 in attivo.
E la moda? Qui tocca a Giuseppe Miroglio, direttore commerciale della Vestebene, la divisione abbigliamento del gruppo: «La crescita del fatturato non dipende soltanto dall'aumento del numero dei negozi, peraltro cresciuti a quota 556 con l'apertura, soltanto nel 2002, di 155 punti vendita. La strategia principale è quella di continuare a espandere il retail, con l'inaugurazione di altri 120 negozi quest'anno, di cui il 90% in Italia. Del resto, buona parte dei 118 milioni di euro investiti nel 2002 sono stati appunto dedicati alle buonuscite. Ovviamente, i programmi sono differenziati a seconda dei marchi: per Motivi, il marchio principale, siamo quasi a regime con 250 negozi, mentre per Oltre, brand dello stesso segmento ma rivolto a una donna più matura, sono fissate altre 40 aperture che si aggiungono agli 80 negozi attuali, di cui la metà avviati l'anno scorso».
Vedi tabella che segue
Estratto da Il Sole 24 Ore del 11/02/03 a cura di Pambianconews