è partito un nuovo round di trattative tra Finpart, holding quotata della moda (Cerruti, Moncler, Frette, Maska), e Opera, fondo di private equity da 225 milioni promosso da Bulgari. Da circa sei mesi il ceo Renato Preti negozia l'acquisto della società di biancheria per la casa Frette con il presidente di Finpart Gianluigi Facchini, ma le discussioni si sono più volte incagliate sul prezzo. Adesso per far ripartire l'operazione è scesa in campo Interbanca, advisor per le dismissioni ma anche finanziatore della holding milanese che ha chiuso i primi nove mesi 2002 con una posizione finanziaria netta di -534,2 milioni (valore pari al giro di affari) che a fine anno dovrebbe però presentare un saldo negativo di circa 380 milioni dopo un aumento di capitale da 100 milioni.
Secondo quanto risulta al Mondo, Opera ha confermato a Interbanca l'interesse per Frette. Opera è disposta a mettere sul piatto circa 20 milioni di euro in equity e chiede un riscadenziamento del debito su un arco di otto anni e per condividere il rischio Preti ha anche contattato altri fondi di private equity.
Lo scarto tra l'offerta dei fondi e le richieste di Facchini è elevato, visto che il proprietario di Finpart aveva aperto le trattative sulla base di 75 milioni. Ma a marzo la holding dovrà onorare il rimborso di un bond da 75 milioni e, a luglio, è in scadenza la terza tranche del bond da 57,5 milioni emesso nel 1998.
Estratto da Il Mondo del 7/02/03 a cura di Pambianconews