Il distretto tessile di Prato, 8.000 imprese e 43.000 addetti concentrati su una superficie di 700 chilometri quadrati, ha ufficialmente aperto il dossier delocalizzazione e, consapevole del ritardo con cui si è mosso, punta a fare passi lunghi, rapidi ed efficaci. I progetti già partiti o in fase di studio sono decine, tutti concentrati nell'Europa dell'Est.
In Polonia stanno per sbarcare l'Igea della famiglia Borsini e la Nanni filati della famiglia Galli. «Andiamo in Polonia per allargare la gamma di prodotti e per essere vicini ai mercati emergenti dell'Est Europa, spiega Stefano Borsini, titolare dell'Igea (26 milioni di fatturato, per il 70% all'export). L'obiettivo è realizzare un ciclo produttivo completo in modo da abbattere gli alti costi di trasporto». Hanno scelto invece la Romania Giampiero Livi della Ecafil Best (16 milioni di fatturato, per il 50% all'export), e Carlo Stefanacci della Winter Fil.
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Estratto da Il Sole 24 Ore del 5/02/03 a cura di Pambianconews