Oggi Paolo e Gildo Zegna, l'ultima generazione al potere nel gruppo piemontese del tessile-abbigliamento, possono contare su 379 punti vendita e hanno deciso di aprire decine di altre vetrine nei prossimi mesi (saranno oltre 400 a fine anno) con una convinzione: il business retail (+8%) ha consentito di resistere alla recessione (fatturato 2002 a 660 milioni) e sarà decisivo anche nella ripresa. Soprattutto negli Usa, da dove partirà una nuova fase di espansione del gruppo che metterà a frutto anche l'integrazione di due acquisizioni e il decollo di due importanti accordi: con Ferragamo per scarpe e pelletteria e con Gucci per i profumi.
Una show room di 1.500 metri sulla Quinta strada a New York sarà il primo passo. Un secondo negozio diretto monomarca, di altri 700 metri, sempre sulla Fifth avenue, aprirà a ottobre insieme a corner in catene retail. E ad altre presenze in mercati emergenti come la Russia (un quarto negozio a Mosca, uno a San Pietroburgo) e la Cina (altri 6 oltre agli attuali 35). In Giappone un prossimo accordo riguarderà decine di corner nei grandi magazzini. Previste aperture anche in shopping center di aeroporti e resort turistici.
Il 2003 si è aperto con la prima collezione di scarpe epelletteria frutto della Zefer, joint venture della Zegna con la Salvatore Ferragamo. Obiettivo a medio termine: 50 milioni di ricavi. In ogni negozio ci sarà un corner con questi prodotti che completano l'offerta del network accanto all'abbigliamento in pelle con lo storico marchio Longhi della Guida di Parma (acquisita al 70%). In parallelo si sta sviluppando l'abbigliamento donna sotto l'insegna di Agnona.
Estratto da Il Mondo del 31/01/03 a cura di Pambianconews