In un periodo in cui a Biella le scelte di delocalizzare la produzione in paesi a basso costo di manodopera si fanno più numerose, qualcuno si pone controcorrente e decide di credere nel distretto e continuare a produrre articoli davvero completamente made in Biella. Scelte importanti che accomunano grandi nomi del settore tessile, da Barbera a Loro Piana, da Reda a Barberis Canonico, ma anche realtà un po' più piccole e altrettanto valide per risultati e prodotti, come la Filati Drago. #'Non si tratta di una scelta masochista, commenta Paolo Drago della Filati Drago, ma di una dettata dalla fiducia nel distretto e nella sua organizzazione oltre che dalla certezza di fornire un servizio diverso al cliente, che guardi alla qualità, all'esattezza dei controlli, alla rapidità delle consegne''.
Paolo Drago parla con cognizione di causa, visto che l'omonimo gruppo, di cui fanno parte due filature (una pettinata ed una cardata) ed un lanificio, dal '90 al '93, quando ancora la delocalizzazione non era così 'di moda', tentò l'esperimento di una filatura a Mosca. #'Un tentativo che abbandonammo dopo poco, spiega Paolo Drago, perché è difficile gestire un mix di produzione tra l'Italia e un altro paese: o si fa una scelta per un'azienda internazionale, che abbia sede all'estero, con le conseguenti strutture e soprattutto immagine davanti ai clienti, oppure diventa difficile gestire contemporaneamente prodotti realizzati a Mosca e prodotti realizzati a Biella, difficile far capire al cliente cosa è prodotto a Biella e perché certi prezzi possono essere applicati solo su alcuni prodotti del campionario che sono stati realizzati con diversi costi di manodopera''.
Estratto da La Spola del 31/01/03 a cura di Pambianconews