Francesco Guidetti, titolare del gruppo Fipa italiana yachts di Viareggio, era già sbarcato nella zona industriale di Massa Carrara un anno e mezzo fa, grazie all'acquisto del cantiere A.B. yacht. Quando ha deciso di espandersi ancora non ha avuto dubbi, e ha fatto rotta verso le Alpi Apuane.
Come lui stanno facendo diversi imprenditori della nautica da diporto di Viareggio e della Spezia, #soffocati' nei rispettivi bacini produttivi e attirati nella zona industriale apuana dalla disponibilità di aree attrezzate, ben collegate all'autostrada, alla ferrovia e, soprattutto, al mare. «Per la nautica da diporto disporre di spazi è fondamentale, perché ogni anno aumentano non solo le barche prodotte ma anche le loro dimensioni», sostiene Aldo Malassoma, titolare della Marinplast di Viareggio che è alla guida di Cna nautica, l'associazione artigiana creata in aprile dalla Cna di Massa Carrara, unica in Italia ad avere una struttura dedicata a questo settore.
«La nautica è un settore sul quale si giocherà parte del nostro futuro, dice il direttore di Assindustria Massa Carrara, Roberto Rabito Crescimanno, anche se il punto di sbocco di questa attività dovrebbe essere il porto turistico di Marina di Carrara, incagliato tra le schermaglie politiche». La crescita delle attività legate alla nautica da diporto ha già messo a nudo i primi problemi: mancanza di personale specializzato e scarsità di aree idonee.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 23/01/03 a cura di Pambianconews