Secondo una ricerca di Pambianco Licensing, i marchi europei e americani di abbigliamento bimbo dati in licenza sono 105. I produttori su licenza sono 45 e l'Italia è in testa a questa classifica con 48 marchi prodotti. I primi licenziatari italiani per fatturato (dati 2001) sono Intrico, Simonetta e Altana. Il forte ricorso ai terzisti rischia però di lasciare insoddisfatto il mercato retail.
L'abbigliamento bimbo dribbla le difficoltà del mercato della moda, resiste alla concorrenza internazionale e chiude il 2002 con fatturato ed export in crescita, seppur rallentata rispetto agli ultimi anni. Per il 2003 le previsioni sono ancora positive, come annunciano gli ordini per la primavera-estate in leggero aumento. La conferma è attesa da Pitti Bimbo, la fiera di abbigliamento da 0 a 18 anni che si terrà da domani a domenica alla Fortezza da Basso di Firenze.
L'anno scorso, secondo i dati di Sistema moda Italia (Smi), le vendite delle aziende italiane di abbigliamento per bambini sono salite del 3,3% a quota 1,85 miliardi. Il risultato porta a +20% la crescita messa a segno dal settore (duemila aziende e 30mila addetti) negli ultimi quattro anni. A trainare le vendite 2002 sono state le esportazioni, che hanno segnato un +4,3% a 584 milioni, pari a quasi un terzo del fatturato. Ma la domanda si muove anche sul mercato italiano: i consumi finali hanno raggiunto i 3,44 miliardi (+1,4% sul 2001, in controtendenza rispetto alla spesa del tessile-abbigliamento a -1,1%).
Estratto da Il Sole 24 Ore del 16/01/03 a cura di Pambianconews