Le cifre ufficiali arrivano fino a settembre e indicano un 2002 difficile ma in definitiva ancora positivo. Le prime indicazioni sull'ultimo trimestre dell'anno confermano un mercato con il fiato corto, ma l'industria italiana dell'occhiale è certa di avere ancora un futuro roseo. Il primo segnale arriva più che dalle aziende dalla fiera.
«Già in questi primi giorni di gennaio, anticipa Cirillo Marcolin, presidente del Mido in calendario a Milano dal 2 al 5 maggio prossimi, abbiamo ricevuto prenotazioni per il 70% degli spazi disponibili. Siamo in anticipo rispetto allo scorso anno a questa è la migliore conferma che la manifestazione è un punto di riferimento imprescindibile per il mercato». «Tutto ciò, aggiunge Marcolin, a dispetto della crisi che coinvolge a livello internazionale il sistema fieristico. Il Mido continua ad avere successo perché, anche se gli affari si possono fare altrove o via Internet, non c'è una vetrina prestigiosa ed ampia come questa per confrontare produzioni e tendenze».
Proprio da qui parte la convinzione delle imprese italiane dell'occhialeria di poter mantenere la loro leadership mondiale.
«Tutto questo, ovviamente precisa Vittorio Tabacchi, presidente di Anfao non ci può far prescindere da una grande attenzione ai mercati. Gli Usa restano un preciso punto di riferimento ma stiamo guardando anche altrove. La stabilità della nuova Russia sta aprendo in quell'area buone possibilità e anche la Cina sarà in futuro un mercato di sbocco oltre che di produzione. In questo contesto abbiamo già avuto positivi riscontri dall'accordo di settore the abbiamo firmato solo pochi mesi fa con il viceministro Urso in termini di concreto sostegno alla nostra attività. Un impegno riguarda anche il portale EyesWay.com che in pochi mesi è già diventato un importante strumento per la gestione di servizi e lo scambio di informazioni all'interno del comparto». Vedi tabella che segue
Estratto da Il Sole 24 Ore del 15/01/03 a cura di Pambianconews