Il sistema tessile abbigliamento moda italiano, settore di primaria
importanza per l'economia del Paese e leader mondiale per l'eccellenza dei propri prodotti, serra le
fila e lancia una rinnovata e massiccia azione di promozione commerciale a livello nazionale ed
internazionale. E trova un convinto alleato nel Ministero delle Attività Produttive.
Questa mattina, a Firenze, in occasione della cerimonia all'inaugurazione della 63esima
edizione di Pitti Immagine Uomo, il Vice Ministro delle Attività Produttive On. Adolfo Urso e
il Presidente di Sistema Moda Italia, Vittorio Giulini, sottoscriveranno un Accordo di settore
per la promozione e la valorizzazione del sistema tessile abbigliamento moda italiano nel
mondo.
Questo fondamentale accordo, che interesserà l'intera filiera del settore, è stato promosso da
Vittorio Giulini, Gaetano Marzotto, Presidente di Pitti Immagine, Alfredo Canessa, Presidente
del Centro di Firenze per la Moda Italiana, da Luigi Ciocca, Presidente di Efima e da Ente Moda
Italia, società operativa per le attività fieristiche all'estero.
Comarketing con la grande distribuzione internazionale, progettazione e realizzazione di veri e
propri 'quartieri del Made in Italy' nelle più importanti capitali del mondo, valorizzazione
dell'apporto culturale alla creatività e al design del tessile abbigliamento italiano, brand
management delle aziende italiane sui mercati esteri, eventi di comunicazione e immagine,
ricerche e analisi dei mercati: questi alcuni esempi del 'pressing' promozionale che sarà attivato
dall'accordo di settore sottoscritto dal Governo e da Sistema Moda Italia.
Secondo l'On. Urso ''l'accordo di settore firmato con Smi è un documento di natura politica, che
formalizza la volontà di collaborazione fra pubblico e privato in una logica di intervento
settore/Paesi, in cui risulti più facile attivare l'utilizzo combinato dei diversi strumenti di sostegno
all'internazionalizzazione, di natura promozionale e finanziaria. E' reso operativo con la
sottoscrizione di un'intesa annuale tra l'Associazione di categoria e l'Ice, nella quale sono
individuati i progetti da realizzare con apporto finanziario pubblico/privato al pari 50%''. Pubblico e
privato insieme per una nuova e massiccia azione internazionale a favore della filiera della moda e
del tessile-abbigliamento Made in Italy.
''Per il nuovo millennio – ha dichiarato il Presidente Vittorio Giulini – il settore si è dato una
struttura associativa che è la più grande compagine di rappresentanza della moda nel mondo.
Tutta la filiera tessile-abbigliamento è rappresentata da Smi, ma anche e soprattutto da una rete di
intese e collaborazioni fondate sul consenso sui nuovi obiettivi da raggiungere.
Le sfide sono di medio e lungo periodo. Sono di una dimensione sconosciuta nel passato: come
fu nel dopoguerra per e nei grandi piani di settore come quello tessile degli anni Settanta, ora Smi
con il Ministero delle Attività produttive svilupperà opportunità di crescita #miste' per muoversi
direttamente nei Paesi di riferimento.
E' finita l'era della semplice promozione, bisogna dare spazio e mezzi pubblici e privati ad 'azioni', al radicamento locale e a formule di operatività continuativa.
Dall'immagine si deve passare alla attività, dalla comunicazione alla commercializzazione, alla
presenza veramente multinazionale e diretta.''